Il governo Monti piace ai tedeschi e nuoce gravemente allo spread, che infatti oggi si sta rimpicciolendo a vista d’occhio, soprattutto da quando sono stati (finalmente) presentati i famigerati provvedimenti anti crisi (il finalmente è per la presentazione, non per i provvedimenti). Ricordo però che uno spread non fa primavera e che bisogna ancora passare dal parlamento. Giusto per contestualizzare la situazione.
Passata l’euforia per la presentazione dei provvedimenti si può anche andare, volendo, nel merito, che (molto sinteticamente) è questo: Monti non è di sinistra. Il governo Monti non è di sinistra, è un governo tecnico, ma fatto da gente sostanzialmente di centro-destra (più destra che centro, in alcuni casi). Non ci si può aspettare che un governo così, oltre a fare finalmente qualcosa di serio per fronteggiare la crisi (e questo, mi si consenta, è comunque un mezzo miracolo in confronto al governo precedente), lo faccia anche con provvedimenti che piacciano a chi si sente di sinistra.
La novità è che, per una volta, abbiamo a che fare con una destra seria, che fa le cose seriamente e sembra quasi di essere in un altro paese. Un governo di destra fa cose da governo di destra, anche quando è appoggiato dai partiti di sinistra come in questo caso, per un motivo molto semplice: sono quelle le cose che sa fare.
Per tentare di salvare il paese dalla crisi abbiamo dovuto sostituire un governo di destra impresentabile, con un altro governo sempre di destra, stavolta presentabile, ma pur sempre di destra. Se ci si deve rammaricare di qualcosa è del fatto che in questo momento i partiti di sinistra non sono in grado di fare un governo di sinistra che faccia anche cose che piacciono alla sinistra.