Hanno ucciso l’uomo Ragnick

Non avevo una particolare opinione su Ragnick prima, quando sembrava certo il suo arrivo, ma sono abbastanza contento per il fatto che alla fine non se ne faccia nulla. Non tanto per lui, quanto per il modo in cui tutta l’oprerazione è stata condotta e raccontata.

(E comunque quel suo piglio da tedesco pieno di sé non me lo rendeva molto simpatico)

Sono contento soprattutto perché il meritato rinnovo di Pioli aumenta di parecchio le probabilità che venga confermato anche Ibrahimovic, che pur riconoscendo i meriti dell’allenatore, è il vero artefice del miracolo di questo Milan che è uscito dal Covid (lui sì) migliore di prima, molto migliore.

Per non parlare della conferma di Paolo Maldini. Non si può ripartire da zero ogni anno.

(Se poi ne vogliamo parlare, resta la sensazione che la società si stia muovendo a vista, a casaccio, a cazzo di cane, trovate voi le parole, con cambi di idea tanto epocali quanto improvvisi, o improvvisati. E questo non è esattamente un buon segnale).

Detto questo, con la partita di ieri il Milan è ufficialmente tornato in Europa (anche se nel torneo che non interessa a nessuno) e questa è un’altra cosa da festeggiare.
Restano da giocare tre partite, che contano ormai poco più di niente, ma sarebbe bello vederle giocare come le ultime. Anche se tra sfiga e Pairetto la prossima coll’Atalanta verrà giocata, probabilmente, dalla primavera con l’aggiunta di Ibra, che, l’abbiamo capito, non vuole perdersi neppure un minuto.

ADDENDUM: ero talmente interessato alle cose di Rangnick, che non sapevo neppure come si scrivesse correttamente il suo cognome. Ora lo so, perché l’ho letto altrove, ma lo lascio così, sbagliato. Mi sembra che abbia comunque un senso.

2 pensieri su “Hanno ucciso l’uomo Ragnick

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