Auspici pericolosi

Qualche tempo fa (a dicembre, per l’esattezza) ho incautamente formulato il seguente auspicio:
Mi auguro, e lo auguro a tutti i milanisti, che anche col contributo del nuovo ufficiale Capo di Tutto, si riesca a spostare le prestazioni della squadra dal livello morte e sconsolazione al livello squadra decente che porta a casa le partite“.
Pare che qualcuno mi abbia ascoltato, per cui giochiamo un calcio che sta ben lontano dallo spettacolo, prendiamo tanti gol stupidi, ma non si può mettere in discussione il fatto che le partite, almeno ultimamente, le portiamo a casa, in qualche modo.
Siamo secondi in campionato, dietro solo alla squadra migliore dell’universo conosciuto e davanti anche a quelli col pigiama a righe. Ma siamo una squadra poco più che mediocre, abbiamo un gioco poco più che mediocre e i risultati, anche se non si possono dire negativi, restano poco più che mediocri.
Forse siamo la migliore delle squadre mediocri di questo campionato, ma da questa mediocrità, o poco più, non riusciamo a schiodarci.
Siamo una squadra decente che porta a casa le partite? Sì.
Ma il Milan non può accontentarsi di questo.

Per motivi che esulano, evidentemente, dai risultati, Padre Pioli risulta essere, a giudicare da quel che si legge in giro, allo stesso livello di popolarità di Kim Jong Un, forse un po’ meno, soprattutto tra i milanisti.
Io non ce l’ho con Pioli. Sono però convinto che l’apice del suo ciclo da allenatore del Milan sia passato. Ci ha fatto vincere il 19° scudetto. Quello è stato il suo apice.
Ora temo che a prescindere dai risultati che otterremo a fine stagione sia giusto cambiare.
Anche se ho molta paura di chi potrebbe arrivare dopo di lui. (Sì, uomo con l’opossum morto sulla testa, sto parlando di te).

Comunque vada, Forza Milan, e a culo tutto il resto.

Un pensiero su “Auspici pericolosi

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.