Thiago e Ibra, che due coglioni

No, non sono loro i coglioni.
I coglioni sono i miei.
Non si può andare avanti così, son mesi che se ne parla e adesso son due giorni che regolarmente un quarto d’ora sì e uno no danno l’affare per fatto, poi lo smentiscono, poi smentiscono la smentita, poi negano di aver smentito, e via così.
Sembra la cronistoria delle conferenze stampa del Berlusca quando era al governo, ma senza gli intermezzi comici.
Nel frattempo i due coglioni, i miei, si gonfiano a dismisura.
Non è che mi strappi i capelli per la doppia cessione. Certo, da tifoso dispiace. Certo, fa scalpore.
Vendere i tuoi giocatori migliori non è un bel segnale. Ma il punto è proprio questo, visto che stai dando il segnale, perché non dici le cose come stanno e basta?
Perché non mettere in chiaro subito e con onestà che non c’è trippa per gatti, le aziende del capo non vanno bene, soldi non ce ne sono, il carnevale è finito. L’unica cosa da fare è incassare quanto più possibile, puntare sui giovani a basso costo augirandosi che facciano il botto e sperare che nel frattempo salti fuori qualche sceicco anche per noi.
Ah già, dimenticavo. Stiamo parlando di quello che “ci sono i ristoranti pieni, la crisi non esiste”.

5 pensieri su “Thiago e Ibra, che due coglioni

  1. Capisco il tuo dramma di milanista di sinistra, ma l’approccio comunicativo della “grande famiglia milan” è lo stesso usato per tutte le aziende del malefico.

    Milanello bianco mica per nulla

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  2. “Perché non mettere in chiaro subito e con onestà che non c’è trippa per gatti”
    l’onestà e Burlesquoni sono come la materia e l’antimateria … se c’è una non c’è l’altra …

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  3. Ciao Bisax,
    sono mesi che vengo a cercarti per leggere ituoi commenti, sempre molto interessanti.
    Mah! Cosa vuoi che ti dica, la mia sensazione è che si stia chiudendo il ciclo, ma quello grosso. Per intenderci mi sto riferendo all’ingresso di Silviuccio nostro, che spostò, radicalmente, gli equilibri del campionato togliendo giocatori e luce alla Juve. Guarda adesso: loro comprano, spendono e spandono, mentre noi trasciniamo una squadra fatta di…illustri sconosciuti, loro imperano nelle cronache (sportive, giudiziarie) resistendo a qualsiasi tipo di polemica con una discreta facciadaculo. Vogliam parlare di tutto quanto è accaduto dalla fine del campionato ad oggi? Giocatori esclusi/non esclusi dal ritiro della nazionale, scommettitori generosi che prestano soldi ad amici bisognosi, allenatori all’oscuro delle trame ordite da Presidente e giocatori. Forse Siena è più grande di come me l’immagino io.
    Nel mio piccolo, è dall’anno dello scudetto che mi sono definitivamente disamorato: ho disdetto il mio abbonamento Premium e …boh non è poi che abbia cambiato interessi, ma il calcio non mi accende più (saranno anche gli anni, 45). Mi dispiace solo di non fare più parte delle fazioni cazzerecce di tifosi che si sfottono ma, per fortuna, supplisci tu, con le tue piccanti invettive.
    Un abbraccio, Gianni

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