I 10 dischi del 2015

Non so spiegare per quale motivo, ma oggi mi sono reso conto di essermi scordato, per qualche anno (tipo dal 2010, vabbè), di stilare la mia solita ed attesissima (da tutta l’internet, proprio) classifica dei migliori dischi dell’anno. Faccio ammenda e riprendo tosto la tradizione, scusandomi e cospargendomi il capo di cenere per gli anni scorsi.
Titolo, artista e genere, e una piccolissima recensione personale. I dischi sono elencati in ordine casuale, obviously.

  • Canzoni strabiche – Lello Montagard – Folk etnico – Una sorpresa, questo cantautore lucano va giù come un piacevole amaro dopo una cena pesante, e non lascia postumi fastidiosi;
  • Oooops, I Lost My Pooh – Jamie Lihn Polpson – Pop & Roll – Certo, il genere è quello che è, non entra certo nella storia della musica, ma l’ascolto è piacevole e lei ha due grandi tette;
  • Me le suono e me le canto – I farlocchi’s – Ethnic gossip – Nulla di ciò che fanno e cantano è vero, a cominciare dagli strumenti che usano, tutti in cartongesso, ma sono stilosissimi;
  • Seven years in Burma – The Fassins – Politically correct – Dopo il disco dell’anno scorso una conferma, i The Fassins sfornano un capolavoro dietro l’altro;
  • Ogni tanto mi organizzo per tempo – I Geometri – Disco dance – inizia il disco e tu inizi a battere il piedino;
  • Jump – Tennessee Bartender – Ipnothic Blues – Poi dicono che la musica del diavolo non è capace di rinnovarsi;
  • La Segretaria di Direzione ha le gambe storte – CGIL – Folk Denigratorio- Il pezzo migliore della trilogia sulla segretaria di direzione, il più ironico e tagliente, dopo “la segretaria di direzione lecca il culo al capo”, un po’ troppo crudo, e “La segretaria di direzione a me non me la da”, un po’ troppo autoreferenziale;
  • Kill the Devil and drink his blood – The lullabies of violence – Sentimetal – Ritmo, rumore, un pizzico di poesia ed un packaging delizioso;
  • Where is the ball? – Dida – Disaster pop – Disarticolato, fuori tempo, fuori luogo;
  • Mortadel DIDN’T eat panetton – Prooods – Indie gothic union – La novità di fine anno, non tradisce le attese.

Il grande sondaggio del 2015

Per quest’anno voglio fare una cosa diversa dal solito. Oltre alle mie solite classifiche di fine anno, un classico che resterà negli annali dell’internet, voglio anche la vostra opinione, per cui vi propongo di rispondere a questo semplice, banale ma originalissimo sondaggio.
Non si vince niente e il risultato non verrà utilizzato per formarmi un’opinione su niente, neppure sulle facoltà mentali dei miei 13 lettori.
Però è gratis, per cui rispondete numerosi. Non costringetemi a rispondere io anonimamente.
Cosa resterà del 2015?

I 5 secondi da evitare al pranzo di natale

Sono ormai le 4 del pomeriggio, la mappazza dei primi dentro di voi ha miracolosamente acquisito vita propria e sta faticosamente tentando di crearsi un po’ di spazio digerendo, alla bell’e meglio, quel che può degli antipasti . I più coraggiosi hanno chiesto un grappino per aiutare il processo.
Finalmente arrivano i secondi.
Qualcuno adotta la tecnica dell’opossum e si finge morto, agli altri tocca arrancare lentamente per tornare a tavola. C’è un solo modo per rendere questo momento un po’ meno spiacevole e arrivare ai dolci con ancora un po’ di sangue nel colesterolo ed è di seguire ancora una volta i consigli di questo blog.
I 5 secondi da evitare al pranzo di natale.

  1. Maiale ripieno di oca grassa ripiena di cappone ripieno di cotechino farcito con lardo con contorno di patate fritte in bagno di burro fuso;
  2. Cotechino e zampone di maiale inpanati fritti con purè di burro d’arachidi e fagioli con le cotiche:
  3. Tortino di aringhe affumicate con capperi olive, uova sode e crema di zola aromatizzata con acciughe salate;
  4. Purpette di merda;
  5. Sugna al cucchiaio

I 5 eventi più belli del 2011*

*= In realtà l’anno non è ancora finito e in 10 giorni potrebbero succederne di cose, ma facciamo che per ora va bene così e poi nel caso aggiorno la classifica.

  1. Le dimissioni di Berlusconi
  2. Le dimissioni di Berlusconi
  3. Le dimissioni di Berlusconi
  4. Le dimissioni di Berlusconi
  5. Lo scudetto del Milan

I 5 primi da evitare al pranzo di Natale

Il pranzo di natale può essere un momento di gioia e convivialità, ma alle volte può riservare qualche spiacevole sorpresa, soprattutto per la linea e per la digestione.
Eccoci alle portate principali, quelle che contano e che fanno la differenza. Siete sopravvissuti agli antipasti, siete pronti per il primo (o i primi, che si sa che in queste feste si tende spesso a servire più portate) pregustate i secondi e non vedete l’ora che arrivino i dolci, verso sera. Ma bisogna stare attenti a non esagerare. Se seguite i consigli di questo blog siete in una botte di ferro. Ecco i 5 primi da evitare se si vuole arrivare in salute accettabile ai secondi:

  1. Carbonara lardellata inpanata fritta con la panna (la versione senza panna è accettabile);
  2. Zuppa di cozze, vongole e zampetti di maiale;
  3. spaghetti con purpette di merda;
  4. Gnocchi farciti con cervella di vitello in salsa ai 12 formaggi;
  5. Pasta e fagioli con crostini di ciccioli e lardo fritto nella sugna.

I 5 antipasti da evitare al pranzo di Natale

Mo’ viene natale. In una puntata precedente di questa rubrica di pubblica utilità di siamo occupati del dolce. Ma il dolce è solo il lieto finale, un apostrofo grasso tra le parole “mo’ crepo”,  bisogna arrivarci vivi, per cui direi di partire dall’inizio: gli antipasti.
I 5 antipasti sconsigliati se si vuole arrivare vivi non solo al dolce, ma anche al primo:

  1. Coppette di parmigiano con stracotto di maiale grasso castrato
  2. Dadolata di lardo pancettato fritto nello strutto
  3. Mini crossants di mortadella ripieni di pasta di salame e burro
  4. Panettone gastronomico farcito con cotechino e mascarpone
  5. Frittelline di sugna

I 5 argomenti di cui non parlare durante la annuale visita alla zia ottuagenaria

Continua la serie di post con i consigli utili per le prossime feste natalizie, questa volta ci occupiamo degli argomenti da non trattare, possibilmente, durante la annuale visita natalizia alla zia ottuagenaria:

  1. La masturbazione
  2. La masturbazione
  3. La masturbazione
  4. La masturbazione
  5. La masturbazione

I 5 dolci di natale da evitare

Si avvicina la fine dell’anno, è tempo di buoni propositi e di classifiche. In attesa che giunga al termine l’elaborazione delle classiche classifiche di libri film e dischi, procedo con una nuova serie di classifiche alternative che, in prossimità delle feste, possono essere anche prese come consigli utili per non rovinare la giornata di festa a sé stessi e ai propri cari ma, soprattutto, per non appesantirsi troppo e ritrovarsi a febbraio con qualche rotolino di troppo.
Si parte quindi con la lista dei 5 dolci di Natale che sarebbe meglio evitare:

  1. Il panettone con i canditi, l’uvetta e le alici marinate
  2. Il pandoro farcito con la maionese e il ketchup
  3. Lo strudel di mele e gulash
  4. Il tacchino caramellato allo zenzero
  5. La panna cotta lardellata

I 10 dischi del 2010 secondo Bisax

Ogni anno, ormai da un po’, mi diverto a fare la stessa classifica dei dischi dell’anno.  Sta diventando una tradizione e non intendo interromperla quest'anno, anche se devo confessare che ho avuto poco tempo per ascoltare musica nuova.
Non troverete pezzi mainstream, niente roba che gira in televisione o sui grandi circuiti radiofonici. Non ho la pretesa di fare una classifica definitiva né risolutiva, ma spero che qualche spunto rimanga.
Ecco i dieci dischi del 2010 in my humble opinion.

  • Canzoni strabiche – Lello Montagard – Folk etnico –Una sorpresa, questo cantautore lucano va giù come un piacevole amaro dopo una cena pesante, e non lascia postumi fastidiosi;
  • Oooops, I Lost My Pooh – Jamie Lihn Polpson – Pop & Roll –Certo, il genere è quello che è, non entra certo nella storia della musica, ma l'ascolto è piacevole e lei ha due grandi tette;
  • Me le suono e me le canto – I farlocchi's – Ethnic gossip –Nulla di ciò che fanno e cantano è vero, a cominciare dagli strumenti che usano, tutti in cartongesso, ma sono stilosissimi;
  • Seven years in Burma – The Fassins – Politically correct –Dopo il disco dell'anno scorso una conferma, i The Fassins sfornano un capolavoro dietro l'altro;
  • Ogni tanto mi organizzo per tempo – I Geometri – Disco dance –inizia il disco e tu inizi a battere il piedino;
  • Jump – Tennessee Bartender – Ipnothic Blues –Poi dicono che la musica del diavolo non è capace di rinnovarsi;
  • La Segretaria di Direzione ha le gambe storte – CGIL – Folk Denigratorio-Il pezzo migliore della trilogia sulla segretaria di direzione, il più ironico e tagliente, dopo "la segretaria di direzione lecca il culo al capo", un po' troppo crudo, e "La segretaria di direzione a me non me la da", un po' troppo autoreferenziale;
  • Kill the Devil and drink his blood – The lullabies of violence – Sentimetal –Ritmo, rumore, un pizzico di poesia ed un packaging delizioso;
  • Where is the ball? – Dida – Disaster pop –Disarticolato, fuori tempo, fuori luogo;
  • I can't smile anymore, but I love you however – The president of bananas – Absolution pop– Sound dolce e musica di prescrizione.