Buona la prima. Verona-Milan 2-1

Chi non impara niente dai propri errori è destinato a ripeterli. Sarà l’ennesima citazione di Oscar Wilde? Bah, nel dubbio faccio finta che sia una frase originale di Arrigo Sacchi e non ci penso più.
Io son tra quelli che quando quest’estate sembrava inevitabile che Allegri andasse alla Roma erano pronti a stappare una bottiglia. Pur con la consapevolezza che non è che in giro ci siano chissà quali fenomeni da mettere al suo posto.
Ma non si può arrivare all’inizio del quarto campionato con lo stesso allenatore senza avere uno straccio di gioco e con gli stessi medesimi difetti (vedi la vulnerabilità sui calci piazzati) del primo anno, amplificati in alcuni casi dal fatto che si sono venduti (o sono stati lasciati andare via) dei campioni per sostituirli con autentici scarponi.
In tre anni il Milan di Allegri ha mostrato una parvenza di gioco solo in pochissime partite, e non è mai riuscito a ripetersi per due incontri consecutivi. Tre anni in cui la sensazione che l’allenatore non avesse la minima idea di che pesci pescare è stata quasi un chiodo fisso nella testa dei tifosi, e guarda caso la partita di ieri non si è discostata di un millimetro dal solito cliché.
Già mercoledì non si era visto un gran bel gioco, ma almeno era arrivato un risultato utile per sperare nella qualificazione. Ieri neppure quello. Ancora una volta ci siamo trovati con una formazione quasi rivoluzionata rispetto a solo tre giorni prima.
Se qualcosa si può dire a discolpa del mister è che il mercato non gli ha certo consentito di fare chissà quale rivoluzione. Ma l’attenuante regge fini ad un certo punto. Rivoltando la frittata si può dire che visto che quest’anno non gli han venduto 3/4 della squadra la scusa dell’anno scorso non regge più. In teoria, se ce ne fosse uno, l’impianto di gioco dovrebbe reggere. Se ce ne fosse uno.
Rispetto alla fine dell’anno scorso l’unico giocatore nuovo in campo era Poli, ed è anche quello che ha segnato. Cosa c’è che non va?
Com’è che cambiando i fattori il risultato è lo stesso, cioè che la squadra gioca da schifo e ancora una volta riusciamo a perdere alla prima contro una neopromossa?
C’è un problema di singoli, è chiaro. Abbiati non è più un portiere all’altezza. Montolivo non è il leader che ci si vuole far credere. I difensori centrali sono delle pippe immonde.
Poi c’è il problema del mercato.  Non ci sono soldi, il berlusca ormai se ne frega alla grande, però pare poi che l’unico acquisto da fare sia quello di Honda o di Liajc.
Ma c’è anche un problema di allenatore. un problema che ancora una volta nessuno ha voluto risolvere e che ci porteremo dietro ancora per un anno.
Un altro anno a ripetere, inascoltati, Allegri vattene. Ed a vedere Emanuelson schierato da trequartista.
Detto questo vado a dormire. Mercoledì prossimo sarò a S. Siro. Se avete dei messaggi per il mister o per zio Fester fatemelo sapere, io di mio so già cosa dire loro-