Da una parte uno degli allenatori italiani più vincenti in tutte le competizioni del suo sport, dall’altra Stefano Pioli.
Cosa hanno in comune?
Allenano entrambi a Miano, allenano entrambi una squadra con una bacheca ricchissima, entrambi hanno vinto almeno uno scudetto negli ultimi tre anni, ed entrambi alternano vittorie insperate a sconfitte insospettabili, con una sequela di alti e bassi che dura da tempo.
Entrambi sono amati da una piccola parte della tifoseria, tollerati da un’altra parte, e ormai detestati da tutti gli altri.
E entrambi mi stanno facendo uscire pazzo (facendo finta che sia una cosa seria).
Ma vediamo cosa è successo ieri, partendo dall’Olimpia Milano (e quindi da Messina):
Finale di Coppa Italia, raggiunta masticando prima prima Trento e poi Venezia come se fossero degli antipastini. Avversaria, Napoli. Con tutto il rispetto, abbordabile, sulla carta.
Finale persa, meritando. Napoli ha fatto tutto quello che doveva e poteva per vincere. L’olimpia, semplicemente, ha fatto tutto quello che doveva per perdere.
Passiamo al Milan:
Partita con il Monza. Con tutto il rispetto, abbordabile, sulla carta. Ci arrivi dopo una carrellata di risultati positivi, dopo una bella vittoria in Europa League, praticamente con le ali ai piedi.
E perdi.
Il Monza ha fatto quello che doveva, per vincere, il Milan ha fatto tutto quello che poteva per perdere, e ha perso.
Io non sono un tecnico, sono un tifoso, per cui non azzardo spiegazioni tecniche, né per il basket né per il calcio.
Ma da tifoso guardo, quando posso, le partite. E poi dico le parolacce. Tante.
La sensazione malcelata è che, tra le tante cose, ci sia stata da parte di entrambe le squadre una certa sottovalutazione dell’avversario. Tant’è che sia il Milan che l’Olimpia sono arrivati, nel finale, quasi a raddrizzare la partita. Salvo crollare definitivamente. Perché se ti impegni dall’inizio per perdere, se anche nel finale fai le corse disperate e matte, non è detto che riesci a recuperare. Perché in campo ci sono anche le altre squadre, e magari hanno un’idea diversa dalla tua su quale sarebbe il risultato migliore.
fatto sta che da tifoso oggi ho ben poco di cui essere contento.
Mi consolerò pensando a Sinner.
La stagione è ancora lunga e ci sono ancora obiettivi possibili, per entrambe le squadre. Io non ho soluzioni, oltre a quella di provare a scambiare gli allenatori (che, a scanso di equivoci, è una battuta) solo auspici.
Forza Milan (e Olimpia) e a culo tutto il resto.