La testa dei tifosi è strana, si sa.
Domenica scorsa la rimonta subita con la Roma, dal 2-0 al 2-2, è stata vista da tutti quasi come una sconfitta, anche se abbiamo dominato per praticamente per 85 minuti su 90 e spicci.
Col Lecce la rimonta l’abbiamo fatta noi, dal 2-0 al 2-2, e ancora stiamo parlando di una partita letta quasi come una sconfitta.
Detto questo, a Lecce ci sono state praticamente due partite:
La prima, nel primo tempo, in cui dopo aver subito un autogol del tutto casuale, e aver sprecato subito dopo l’occasione per il pareggio (Pobega e Giraud nella stessa azione), siamo praticamente scomparsi dal campo, molli come la merda il primo dell’anno, nella testa e nelle gambe.
Il primo tempo è stato, per gran parte, una partita del Lecce in cui noi abbiamo fatto da spettatori.
Nel secondo tempo è cambiato qualcosa, soprattutto nella testa dei nostri, e grazie anche l’uscita di Theo abbiamo ricominciato a giocare un po’ più da Milan.
Il pareggio, alla fine, è il risultato giusto. Ma quanta sofferenza.
La realtà ancora una volta è nei numeri: in due partite abbiamo subito 4 gol, ne abbiamo segnati 4 e abbiamo perso 4 punti rispetto al Napoli.
Non bene, comunque la si voglia vedere.
Che dire, come temevamo alcuni nostri giocatori, soprattutto quelli che hanno giocato di più, hanno evidentemente addosso le scorie del mondiale. I due francesi in primis.
Theo è stato inguardabile per tutto il primo tempo e Giroud, al netto degli errori sotto porta, s’è reso veramente utile solo nel finale.
Leao pure, nel primo tempo sembrava essere quello dei primi mesi con noi, che molti milanisti avrebbero volentieri venduto alla prima occasione. Nel secondo tempo s’è mosso un po’ di più, ha fatto un gran bel gol, dei suoi, e un po’ si è ripreso, ma sembra ancora il cugino scemo di quello che faceva impazzire le difese di tutti prima del mondiale.
I nostri problemi maggiori restano in difesa, prendiamo troppi gol, e in attacco. E dici poco. Praticamente tutto. E secondo molti tutto questo dipende dall’assenza di Kessie e di un suo sostituto adeguato.
Come dar loro torto, senza un centrocampo forte, difesa e attacco ne risentono.
Ma ricordo ai più critici che anche l’anno scorso Kessie ha avuto alti e bassi, e in questi bassi è stato parecchio contestato. E che non è esattamente andato a fare il fenomeno a Barcellona (dove ha voluto andare lui, rifiutando qualsiasi offerta di rinnovo), anzi, pare che sia già sul mercato.
Francamente, sono sempre più convinto che la prima cosa che dovremmo fare è dimenticarci di aver appena vinto uno scudetto. Sia i giocatori, che i tifosi.
Lo scorso campionato è avvenuto un miracolo, favorito dal suicidio dei nostri cuginastri, e la nostra vittoria è stata meritatissima. Ma verrebbe da dire che abbiamo overperformato (sognavo di scriverlo da un po’), e adesso tutto quello che è un pochino al di sotto sembra una disgrazia.
Forse dovremmo tutti ricordarci che l’obiettivo iniziale della stagione scorsa era entrare in zona Champions. L’abbiamo fatto, da primi, e dato che con si può fare meglio che arrivare primi, anche quest’anno l’obiettivo deve essere lo stesso.